La vera tradizione del tè inglese: storia e curiosità
Quello del tè è in Inghilterra un vero e proprio rituale, una tradizione che affonda le sue radici nei secoli e che tutt’oggi viene celebrata come uno dei simboli dell’intera nazione. Ma come nasce realmente? E quali sono le sue caratteristiche principali?
La vera tradizione del tè inglese: storia e curiosità
Le origini della passione inglese per il tè risalgono al periodo coloniale e, in particolare, alla metà del XVII secolo, quando dall’Oriente iniziarono a giungere sull’isola le foglie da bere in infusione come rimedio medicinale. In breve tempo la bevanda divenne una moda negli ambienti aristocratici, da bere semplice o con latte, in pregiate tazzine cinesi di porcellana o di ceramica italiana.
Dai ceti sociali più elevati, il tè raggiunse negli anni successivi anche le classi meno abbienti, che acquistavano le foglie già usate e le riutilizzavano per ulteriori infusioni. Al di là degli effetti benefici delle foglie stesse, il tè divenne ben presto un rimedio medicinale, in quanto spinse gran parte della popolazione a utilizzare il metodo della bollitura dell’acqua, il quale rappresentava un modo per bere acqua purificata.
La diffusione del tè fu vista di buon occhio anche dallo stesso governo, che ne approfittò per tassare il prodotto con l’obiettivo di aumentare gli introiti statali, tuttavia tale politica fu fortemente contrastata nelle colonie americane, che finirono per spingere verso l’indipendenza dal Regno Unito assaltando le navi mercantili inglesi, una protesta che culminò nel famoso Boston Tea Party del 16 dicembre 1773.
Tralasciando gli aspetti politici ed economici legati alla diffusione del tè, particolarmente interessanti sono i risvolti culturali dell’introduzione della bevanda nel Paese. Sin da subito, infatti, la preparazione e il consumo di tè sono diventati per gli inglesi un rituale, seguito con modalità e forme diverse nelle varie aree.
La tradizione più nota è sicuramente quella dell’Afternoon Tea, il tè pomeridiano, da servire ogni pomeriggio alle 16 per risollevarsi dalla sensazione di stanchezza che colpisce tra il pranzo e la cena. L’usanza, ideata dalla duchessa di Bedford, finì per assumere così tanta importanza da portare alla creazione di nuovi servizi da portata e di abiti da indossare proprio in questo momento della giornata.
Molto spesso il tè pomeridiano veniva inoltre accompagnato da piatti molto golosi, sia dolci che salati, come i biscotti al burro, i tradizionali scones e i sandwich, ossia i classici tramezzini ripieni. Questi ultimi, che prendono il nome da John Montagu, quarto conte di Sandwich, il quale li ideò per avere qualcosa da mangiare durante i suoi tavoli di lavoro o le serate di gioco e svolgere le proprie attività senza sporcare documenti importanti e carte, rappresentano oggi un simbolo nazionale, amato e riprodotto in tutto il mondo.
Con l’espressione Club Man Tea si fa riferimento invece al rito del tè seguito dagli uomini d’affari che, al termine della giornata di lavoro nella city londinese, si ritrovavano a consumare tè Assam accompagnato da tramezzini ripieni di salse o prosciutto, in un contesto che potremmo oggi ricondurre agli aperitivi serali, mentre quando dopo il lavoro ci si incontrava per andare a vedere uno spettacolo teatrale, il rito era quello del Pre-theater Tea. In questo caso, ad accompagnare il tè erano pasti leggeri che potessero sostituire la cena senza causare sonnolenza durante la performance.
A seconda del periodo dell’anno si distinguevano infine Winter Tea e Summer Tea: il primo, legato al periodo invernale, si teneva al chiuso, in casa o nei club, davanti a un camino acceso, e consisteva nel consumo di tè, pane tostato e muffin, mentre con l’arrivo della bella stagione ci si organizzava all’aperto, solitamente nei giardini, per mangiare scones ripieni di marmellata e fragole fresche.
Per chi si trova a Londra, da non perdere ancora oggi è il rito del tè al Ritz Hotel, un’usanza che risale a oltre un secolo fa e che prevede il consumo della bevanda in un ambiente esclusivo, con sedie in stile Luigi XVI, tavoli in marmo e porcellane cinesi. Qui il menù prevede 16 tipi di tè e diverse tipologie di tramezzini, scones e torte, come la victoria sponge cake e la lemon meringue pie. D’obbligo la giacca e la cravatta per gli uomini e abiti eleganti per le donne.